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Parole geneticamente modificate  Simonetta Fadda

“Quando un fenomeno cresce da un punto di vista quantitativo non si ha solo un aumento in ordine alla quantità, ma si ha anche una variazione qualitativa radicale”.

George Wilhelm Friedrich Hegel – Scienza della logica 1812|1816

"Parole geneticamente modificate"

Parole geneticamente modificate Fadda

L’artista nell’ambito della sua ricerca registra, denuncia, svela. A volte consapevolmente a volte inconsapevolmente. Nella ricerca di Simonetta Fadda mi pare che questo avvenga in maniera assolutamente consapevole, supportato da una lucidità talmente disarmante da divenire oggetto estetico.

Point of view seconda sala

Fadda è un’artista di formazione concettuale che proprio in virtù del suo rigore non ha affatto paura di approdare ad un’opera che fa della forma una necessità. La necessità di porre l’osservatore dinnanzi al problema dell’accelerazione nella trasformazione del linguaggio proprio del nostro tempo. Accelerazione data, per quanto ovvio possa apparire, – ma mai sufficientemente presente nel quotidiano di ognuno – dalla copiosa affermazione dei media digitali nella loro naturale espressione attraverso il World Wide Web.

Frame del video "Giostra"" - Point of view terza sala

E’ importante qui sottolineare il concetto di copioso e sempre in crescita fenomeno che arriverà a sancire l’unica realtà possibile liquidando così la dicotomia ancora oggi – anche se meno rispetto alla fine del secolo scorso – oggetto di discussione tra reale e virtuale.

Point of view dell'allestimento seconda sala della Galleria

“Parole geneticamente modificate” è un’installazione che Simonetta Fadda propone nell’omonima mostra ed è costituita da grandi e ineluttabili parole realizzate in cartone scelte fra le tante che il mondo del digitale nella sua più ampia concezione ha già provveduto a cambiare loro il senso. Non si tratta di genetica in senso stretto, qui l’intervento esterno non avviene in laboratorio sul genoma , ma trattasi comunque di un intervento esterno sul corpo del linguaggio che per certi versi, risulta più inquietante ancora.

"Sito" - "Campo" - Point of view seconda sala

Ecco perché ritengo che l’artista ce le abbia volute mostrare “ineluttabilmente”, attraverso l’uso di grandi, pulite e rigorose forme: come i più autentici artisti la Fadda lavora per necessità.

Point of view seconda sala

Aggiungeva il filosofo sopra citato con un esempio molto semplice: “se mi tolgo un capello sono uno che ha i capelli, se mi tolgo due capelli sono uno che ha i capelli, se mi tolgo tutti i capelli sono calvo. Vi è dunque un cambiamento qualitativo per il semplice incremento quantitativo di un gesto”.

"Socializzare" - Point of view seconda sala

Possiamo quindi aggiungere che anche il paesaggio muterà definitivamente, e per quanto non ci sarà nulla di male, ne sarà particolarmente dannoso un mondo di calvi, sarà tuttavia fondamentale la consapevolezza, che ci permetterà ancora l’esistenza solo se sapremo munirci degli opportuni copricapo.

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